La risposta della Val Susa, ancora una volta, è stata straordinaria. Istituzioni, gente comune, ed in particolare i ragazzi delle scuole, si sono riversati a bordo pista per tifare gli atleti Special Olympics e per richiedere autografi, proprio come accade alle persone importanti che segnano in qualche modo la vita e che si ha la fortuna di incontrare dal vivo. Una fotografia che dona speranza per un futuro migliore dove a vincere sono l’inclusione e l’apertura all’altro. In foto la nostra allieva Vittoria Boaglio della 4P Scienze Umane.
Special Olympics nasce nel 1968 dall’intuizione di Eunice Kennedy Shriver, la fondatrice che nel 1968 diede il via ufficiale al Movimento con i Primi Giochi Internazionali di Chicago come un programma sportivo esclusivo, pensato per le persone con disabilità intellettive. Oggi, coinvolgendo un numero sempre crescente di giovani senza disabilità, è diventato un Movimento sportivo e culturale inclusivo, aperto a tutti, anche alle persone senza disabilità intellettive che possono partecipare agli eventi non solo come volontari, ma anche in qualità di Atleti Partner. Lo sport unificato rappresenta oggi il mezzo più importante per raggiungere il traguardo della piena inclusione. Si tratta di un messaggio di grande speranza rivolto a milioni di persone, ai loro familiari e alla comunità tutta. Oggi Special Olympics è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale e i suoi programmi sono adottati in 200 Paesi. Special Olympics Italia, riconosciuta Associazione Benemerita dal CONI e dal CIP e opera in tutte le regioni. Sono presenti in tutta Italia Team Special Olympics che allenano gli atleti in diversi sport.