Da mercoledì 22 a venerdì 24 febbraio, dopo anni, è ritornata la co-gestione e tante attività hanno riempito le mattinate degli allievi: pubblichiamo l’intervista della nostra Asia Catalano alle rappresentanti d’istituto per fare il punto su questa importante esperienza. CercateVi nelle foto seguenti e, se volete, mandatecene altre.
Laboratori creativi si sono alternati ad aule di cineforum, tornei di vari sport e orientamenti al lavoro. Persone esterne ed insegnanti del liceo si sono messi a disposizione degli studenti interessati ai laboratori.
«Essendomi occupata direttamente della progettazione delle giornate, posso dire che è stato un lavoro per noi importante e formativo: abbiamo capito che c’è bisogno di più persone dietro all’organizzazione e che anche gli studenti, oltre ai professori, possono essere di supporto alla didattica » queste le parole di Elisa Candia, una delle nostre due rappresentanti d’istituto.
Quali sono le impressioni delle due ragazze al termine di queste intense giornate di organizzazione?
Elisa Candia, che ha seguito la co-gestione in Villa 4, nell’intervista che ho condotto, dice: «Abbiamo dovuto pensare per quasi 500 ragazzi e non è stato facile, lo ammetto. Devi calarti totalmente nei gusti o nelle esigenze degli altri per creare laboratori che possano piacere alla maggioranza. Per la riuscita, ammetto che il primo giorno non è stato per niente facile, perché abbiamo fatto una co-gestione, per la prima volta dopo anni, e sia noi organizzatori sia gli studenti non sapevamo come comportarci; ma, dal secondo giorno in poi, tutto è andato come previsto e siamo riusciti a risolvere tranquillamente ogni tipo di problema ».
Dall’intervista sono emerse anche criticità negli aspetti organizzativi che, secondo le rappresentanti, dovranno essere migliorate.
Emanuela Petrelli, l’altra rappresentante d’istituto, riflette: «Ora, a mente fresca, credo che nella programmazione e nell’esecuzione sia mancata una cosa fondamentale, la collaborazione; noi siamo state aiutate dalle nostre compagne e dai ragazzi che si sono messi a disposizione per il servizio d’ordine ma, oltre a loro, pochi altri si sono resi, purtroppo, disponibili. Io mi sono occupata dei tre giorni di cogestione presso la Gramsci, la nostra succursale, ma le cose sono andate pressoché nello stesso modo nella sede principale ovvero ci sono state delle problematiche iniziali ma, per il resto del tempo, le cose si sono evolute in meglio ». Insomma, sia Candia sia Petrelli si sono rese conto che il personale a scuola avrebbe potuto rendersi un po’ più disponibile ma, nonostante ciò, i problemi dopo il primo giorno sono diminuiti e tutto è andato per il verso giusto.
Ma qual è il punto di vista di noi studenti?
Posso dire che noi partecipanti dei vari laboratori ci siamo ritrovati in una situazione diversa, che non avveniva appunto ormai da anni. È stata un’interruzione alla solita routine di lezioni frontali, verifiche e interrogazioni, avendo l’occasione, oltre che di imparare cose nuove non previste nel programma scolastico, di conoscere altre persone che, durante il normale anno scolastico, non si avrebbe modo di approcciare.
Personalmente, infatti, penso che sia proprio questa la caratteristica più bella e importante della cogestione: uno scambio tra insegnanti, o esperti esterni, e studenti, che cambiano classe e “compagni di lezione” a seconda dei laboratori scelti, un po’ in stile americano. C’è una visione dell’apprendimento diversa, forse una versione che attira maggiormente il gruppo studentesco e che porta a una maggiore attenzione e partecipazione alle lezioni. Ho notato, nei laboratori a cui ho preso parte, che il dialogo tra noi studenti e con “l’insegnante” stesso era maggiore e più partecipativo.
Infine, la rappresentante d’istituto Candia Elisa ha voluto anche ringraziare tutti coloro che hanno collaborato: «Spero che la maggior parte delle persone abbia apprezzato lo sforzo che c’è stato da parte nostra e ci tenevo a ringraziare tutti, chi ha partecipato e chi no; volevo ringraziare tutti gli studenti che ci hanno aiutate e alcuni professori che si sono resi disponibili sin da subito, in particolare la vicepreside Ferrero, perché senza di lei questa co-gestione non avrebbe avuto luogo e successo».
Anche Emanuela Petrelli ha espresso un messaggio di ringraziamento: «Mi auguro che gli studenti si siano trovati a proprio agio in queste giornate, che siano riusciti a partecipare ai laboratori e spero che siano rimasti soddisfatti. Infine mi rivolgo a tutti quelli che ci sono stati vicini nell’organizzazione: una persona in particolare a cui dobbiamo un grande ringraziamento è la vicepreside Ferrero che ci ha guidato durante questo percorso e che ci ha permesso di realizzare questo progetto».
Saluto così i lettori della nostra pagina chiudendo questi tre giorni di co-gestione e preparandoci per il ritorno alla routine.
Asia Catalano
3° C liceo Curie
E non mancate di leggere la bella lettera a seguire, L’arte della follia, condivisa nell’ambito del progetto Cercando Fabrizio: a distanza di diciassette anni dalla scomparsa del ragazzo, un concorso – e quest’anno il tema è stato la follia – in cui gli studenti sono invitati a realizzare un racconto o un disegno su un tema definito, rivolgendosi proprio a Fabrizio.