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Una storia a sé che non può essere dimenticata: la 3C a Malta

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Sorvolare il mare e vivere un’esperienza unica era, fino a pochi mesi fa, impensabile. Domenica 26 febbraio, noi ragazzi della 3C ci siamo riuniti in aeroporto: destinazione Malta. Viaggiare ad alta quota e osservare tutto ciò che normalmente ci appare così immenso farsi piccolissimo e lontano è stato, per alcuni, una novità.

Tra mattinate scandite dal suono delle campanelle, bagni in piscina e continue camminate nella caratteristica isola, la nostra avventura è presto volta al termine.

Il primo impatto, giunti sul suolo maltese, ci ha dato la consapevolezza di essere immersi in una realtà diversa: un coacervo di popoli e culture, lingue e costumi, il tutto posto all’interno della cornice dorata delle distintive costruzioni maltesi. L’architettura che prevale è realmente “dorata” per via della colorazione della pietra locale che si oppone in modo netto ai più rari esempi di modernità.

Si è rivelato un percorso vario, ricco di tappe uniche nei loro particolari, ma unite dai loro tratti comuni: se la pietra calcarea costituiva una presenza dominante, i balconi arabi conferivano una certa vivacità alle facciate. Partiti da La Valletta e la sua cattedrale, passando per la storia di Mdina con le sue catacombe e il coloratissimo villaggio dei pescatori, abbiamo concluso sdraiati sulla sabbia rossiccia dell’isola di Gozo, godendo del panorama mozzafiato della cittadella della piccola isola.

Tra un’uscita e l’altra siamo riusciti a non abbandonare i banchi di scuola, partecipando tutte le mattine a coinvolgenti lezioni d’inglese in una scuola internazionale in cui pareva che gli unici a parlare questa lingua fossero gli insegnanti. C’erano tantissimi italiani.

L’eredità che il soggiorno ci lascia non è solo il ricordo di giornate spese a viaggiare per posti sconosciuti: la vista di bellezze di ogni tipo rimane, ma l’unione della classe dopo aver vissuto così tanto tempo insieme determina, oggi, il nostro modo di essere gruppo. Una gita, in fondo, significa risate e divertimento. È una momentanea interruzione della propria routine. È la notte insonne prima del ritorno, nonostante la stanchezza di una settimana intensa. È una storia a sé, che non può essere dimenticata.

Stefano Perdonò  3C

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