Oltre il muro… le stelle

Il 26 gennaio 2024 i miei compagni ed io ci siamo recati a teatro, in via Asinari di Bernezzo 34, presso SpazioPro4, per seguire uno “spettacolo-formazione”, intitolato Oltre il muro, le stelle, un percorso a tappe, durante il quale abbiamo avuto l’opportunità di interrogarci e discutere sul significato della celebrazione del Giorno della Memoria.

Abbiamo ascoltato storie legate alla tragedia della Shoah, che ci hanno permesso di riflettere e confrontarci sul senso di uguaglianza, sull’accettazione delle diversità e sui “muri” che ancora oggi esistono. Era presente la nostra classe, accompagnata dalle docenti Emanuela Moncado, Anna Russo e Laura Gualeni. Due attori ci hanno narrato alcuni racconti, tra cui L’ebreo andorrano di Max Frisch, L’uomo che non amava il proprio lavoro di Olga Tokarczuck e L’uomo che aveva paura del genere umano di Andrea Camilleri. Infine, un’educatrice ci ha aiutato a riflettere sui “muri”: i motivi per i quali noi alziamo dei “muri” nei confronti dell’Altro e, viceversa, perché gli altri pongono delle barriere nei nostri confronti.

Abbiamo utilizzato il confronto e l’ascolto, mettendoci seduti in cerchio per sentirci più vicini e guardarci in faccia. Queste attività sono fondamentali, perché l’unico modo per evitare
che episodi così drammatici, come la Shoah, si possano ripetere è attraverso i ricordi. Portare avanti nelle generazioni moderne i racconti del passato può contribuire ad immedesimarsi nei drammi subiti dai più deboli; può aiutare a comprendere quanto siano crudeli le armi del pregiudizio e dell’indifferenza, quanto possa corrodere e svuotare la “paura” del diverso, quanto, invece, sia arricchente il confronto con l’Altro.

Forse bisognerebbe solo accettare il fatto che il mondo sia abitato da esseri umani tutti diversi tra loro su tanti aspetti, fisico, mentale e ideologico. La soluzione non può essere allontanare qualcuno in quanto diverso, ma accettare e rispettare la diversità. La diversità ci rende unici. Purtroppo credo che nel mondo la pace non ci sarà mai perché ci sono troppi interessi, economici e politici in ballo. Noi, però, possiamo impegnarci a far sì che la nostra generazione abbia più rispetto del prossimo e delle opinioni altrui.

— Samuele Baseggio 1B