A scuola di salvataggio… in fattoria

Fine della scuola: tempo di gite! La classe 2P del Liceo delle Scienze Umane ha visitato il rifugio “Vivi Gli Animali” di Collegno, un rifugio per animali maltrattati con cui la scuola ha stipulato la convenzione per eventuali PCTO. L’esperienza, di grande impatto per gli studenti, ha valenza di educazione civica e si inserisce tra gli obiettivi richiamati dall’articolo 15 dell’Agenda 2030.
I volontari del rifugio operano per la cura degli animali salvati dal macello o da realtà di maltrattamento e per la sensibilizzazione al riconoscimento della loro dignità. Per questa ragione, le professoresse Macri Biagini e Alessandra Chirieleison hanno anticipato l’uscita didattica con lezioni inerenti la relazione uomo-animale e il benessere psicofisico donato dagli animali.
E i ragazzi e le ragazze, che cosa hanno imparato? Come hanno arricchito il proprio bagaglio culturale ed emotivo? Ecco le riflessioni e i pensieri che hanno deciso di condividere con noi, con la speranza di informare e coinvolgere molti altri loro compagni e compagne.

“L’uscita che abbiamo fatto a me è piaciuta molto, gli animali erano bellissimi gli asini molto carini ed amichevoli si facevano accarezzare tranquillamente, i cavalli erano veramente bellissimi e le mucche mi facevano ridere perché erano tutte sdraiate e una o due nel frattempo mangiavano e questa cosa mi ha fatto veramente ridere, per non parlare dei gattini anche loro molto carini e coccoloni e anche un po’ vivaci.
Il personale è stato veramente gentile ad accoglierci e sono stati molto bravi a spiegarci l’esperienza alla fattoria, c’erano anche le caprette e una in particolare si chiamava Carlotta ed aveva solo tre zampe, la sua storia che ci hanno raccontato mi ha reso veramente triste, ma nonostante ciò lei era molto carina sono riuscita anche ad accarezzarla solo che poi si allontanava perché era un po’ diffidente… e come biasimarla! Ecco che concludo col dire che l’esperienza in fattoria dovrebbe essere provata almeno una volta nella vita di chiunque perché è veramente bellissimo stare a contatto con gli animali degli esseri così buoni e premurosi, difficili da non amare.”
Ilaria B.

“La cosa che mi ha colpito di più di questa gita e che mi porto a casa credo siano state le storie degli animali che venivano maltrattati e che hanno trovato un posto sicuro dove vivere, grazie alla volontà e all’amore incondizionato che provano nei loro confronti tutte le persone che lavorano nel rifugio senza ricevere e volere nulla in cambio ma solo poi l’affetto e il legame che si crea con loro.”
Chiara D.

“La gita alla fattoria mi è interessata molto anche se inizialmente non ne ero così convinta, ma andando lì e vedendo che lavoro magnifico stanno facendo questi volontari mi ha fatto rivalutare totalmente la mia prima impressione. Inizio con il dire che il fondatore della fattoria che ci ha accompagnato in questa esperienza è stato molto gentile e ha risposto a ogni nostro dubbio in modo semplice e interessante. Lì alla fattoria è come se ti sentissi un po’ a casa, o almeno per me… mi piace molto stare con gli animali e mi ha fatto ricordare quanto mi piaccia stare con i cavalli dato che da piccola ne avevo due.
Magari il prossimo anno ci riandrò per quanto riguarda il PCTO così da dare una mano agli altri volontari e passare più tempo con gli animali.
Ho raccontato di questa esperienza a una mia amica a cui piacciono moltissimo gli asini e non vede l’ora di poterli andare a vedere e stare un po’ con loro. Infine penso che questa attività sia stata costruttiva nei nostri confronti e che molte più persone dovrebbero conoscere questo posto magico.”
Virginia G.

“Abbiamo avuto il piacere di conoscere il fondatore del rifugio, che ci ha illustrato la storia di questo importante luogo, nato con lo scopo di operare per il bene degli animali, salvati dal macello. Successivamente abbiamo visitato il rifugio dove abbiamo potuto incontrare gli “ospiti” di questo posto, tra cui asini e cavalli, ognuno con la propria stalla e il proprio nome, galline, maialini e caprette.
Sicuramente è stata una bella esperienza perché mi ha permesso di entrare in contatto con la natura e di conoscerne gli aspetti più genuini. Visitando questo luogo si possono riscoprire alcune sfaccettature della nostra vita, che purtroppo a volte tralasciamo, essendo coinvolti in una realtà molto impegnativa. Inoltre è stata un’uscita che ha arricchito la nostra classe, in quanto abbiamo approfondito ancora di più alcune parti sull’intelligenza emotiva e le scienze umane, visionando la presentazione sulla relazione uomo-animale e vivendola in prima persona.
Consiglio questa visita a tutti coloro che desiderano “vivere” un contatto più diretto con i nostri amici animali.”
Chiara Ma.

“Non appena arrivate al rifugio, il fondatore ci ha spiegato la sua storia e poi successivamente ci ha potato a vedere tutti gli animali; abbiamo visto subito le galline, poi siamo passate vicino al recinto delle mucche e dei tori per poi arrivare ai cavalli e agli asini, dove siamo anche potute entrare nel recinto per guardarli e accarezzarli da vicino. Successivamente siamo poi andate dalle capre, dove alcune di noi sono entrate nel recinto con loro, e passando nel rifugio abbiamo visto anche i maiali e un cinghiale. Questa uscita mi è piaciuta perché è stata un’occasione per entrare in contatto con la natura, mi è un po’ dispiaciuto che non è stato possibile fare in modo completo pet-therapy, siamo entrate in contatto con gli animali, però non abbiamo fatto un lavoro proprio incentrato su quello come avevamo fatto l’anno scorso con gli asini. Mi sono comunque divertita molto e una giornata così tra gli animali e la natura la rifarei volentieri, perché alcune volte ti aiuta anche a staccare la spina e a distrarti da ansie, problemi e stress.”
Gaia S.